Nel corso di un incontro avvenuto nei giorni scorsi presso il nuovo Hub dedicato alla creatività, all’innovazione e all’accelerazione d’impresa di Torino nelle Officine Grandi Riparazioni (OGR), il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha presentato un bilancio dei risultati raggiunti dal Piano Industria 4.0 oggi Piano Impresa 4.0.
Calenda ha evidenziato il dato “storico” relativo alla crescita degli investimenti in innovazione dell’11%, un valore superiore a quello della Germania e di altre nazioni a forte vocazione in ambito manifatturiero, che sta contribuendo a restituire competitività alle imprese del nostro Paese. Il principale risultato era legato all’obiettivo di conquistare la fiducia delle imprese partendo dalla decisione, anche questa storica, di stanziare come 30 miliardi di euro costituiti dai 9,8 miliardi del 2018 da aggiungere ai 20 miliardi del 2017.
L’impatto del Super e dell’Iperammortamento e della Nuova Sabatini ha portato a un volume di investimenti pari a 80 Miliardi di euro che risultato composti al 35% da investimenti in macchinari e in soluzioni per l’automazione, al 10% da investimenti in apparecchiature elettriche ed elettroniche, al 18% come manutenzione e installazione di macchine e a un restante 37% che comprende tutte le altre categorie di investimenti.
Sono interessanti le dinamiche di crescita che vendono macchinari e automazione crescere del 13% e la componente elettronica cresce a sua volta ma con una percentuale comunque molto significativa anche se non a due cifre (7%). (Per avere tutti i dettagli vai al sito del MISE con tutte le presentazioni)
1. Investimenti Fissi Lordi al netto di mezzi di trasporto;
2. Include codici ATECO 261 e 27;
3. Media ponderata al netto delle Riparazioni, manutenzioni e installazioni. Fonte: Elaborazioni MISE su dati ISTAT (gennaio – novembre 2017 vs. stesso periodo 2016)
Investimenti in Internet of Things, Cloud e Cybersecurity
I frutti della spinta prodotta da queste agevolazioni stanno arrivando risultati stanno arrivando. Nel 2017 le imprese che hanno beneficiato del credito di imposta R&S&I Ricerca Sviluppo e Innovazione sono aumentate del +104% rispetto al 2016.
Sono cresciuti gli investimenti nelle tecnologie digitali in prevalenza nelle grandi imprese e in particolare, per quanto riguarda il 2017, nel software, nell’Internet of Things, nel Cloud e nella Cybersecurity, Ma è molto interessante leggere la dinamica previsionale per il 2018 che vede una crescita molto importante nelle medie imprese (in alcuni casi anche molto vicine alle grandi) e in termini di comparti prosegue la crescita positiva nei settori che già si sono distinti nel 2017, ma si vede la fortissima spinta a livello di formazione e di reclutamento. Un dato che lascia ben sperare in termini di prospettive occupazionali.
Industria 4.0 ed esportazione
Un altro dato estremamente importante riguarda gli effetti sull’esportazione che torna a crescere con tassi che permettono alle nostre imprese di competere con maggior successo con la concorrenza di altre nazioni a forte vocazione manifatturiera. Gli investimenti in innovazione hanno aiutato anche lo sviluppo di una dinamica competitiva con altri paesi. In particolare nel mercato dei macchinari ed apparecchiature per l’automazione l’Italia ha recuperato posizionai importanti rispetto alla concorrenza di Germania e Francia e tra il 2016 e il 2017 ha guadagnato 8 punti percentuali con un netto vantaggio rispetto a francesi e tedeschi.
Anche nell’ambito delle apparecchiature elettriche ed elettroniche le performance del nostro paese si stanno facendo sentire, anche qui la dinamica di crescita tra 2016 e 2017 supera i 7 punti percentuali, ma qui la crescita è analoga a quella di tutti i paesi.
L’Effetto degli investimenti innovativi sulla esportazione di beni
Una situazione più favorevole per le startup
Il Piano Industria 4.0 ha favorito anche i fenomeni di open innovation e in generale lo sviluppo di nuove imprese. Gli investimenti early-stage sono in crescita del 16,5% sul 2016 nella doppia componente Venture Capital e Business Angel. Ma è la stessa analisi del Mise a sottolineare che si tratta di una crescita non sufficiente se paragonata alle performance degli altri paese europei in particolare prendendo come paramento di confronto la percentuale degli investimenti di Venture Capital sul PIL. In questa classifica l’Italia è purtroppo fanalino di coda rispetto ai principali competitor e ben al di sotto della media europea.
Aumento degli importi finanziati alle PMI
Nell’ambito degli strumenti pubblici di supporto, si è registrato un aumento importante degli importi finanziati alle PMI grazie al supporto del Fondo di Garanzia. I dati mostrano che questo strumento ha favorito l’accesso delle PMI alle fonti finanziarie grazie alla concessione di una garanzia pubblica e nel 2017 il rifinanziamento del Fondo di Garanzia per circa 1 miliardo di euro ha garantito finanziamenti alle PMI per 17,5 miliardi di euro. Gli effetti hanno registrato un +11% tra il 2015 e il 2016 e un +5%nel 2017 sul 2016.
Industria 4.0: i benefici per l’occupazione
Un altro aspetto importantissimo riguarda i risvolti occupazionali che possono essere ben rappresentati nella lettura dei contratti di sviluppo. In particolare, grazie a questo strumento si calcola che sono stati creati o salvaguardati 58mila posti di lavoro. E’ particolarmente interessante leggere la composizione dei settori che hanno beneficiato di questi contratti. Come prevedibile, la quota maggiore è in capo allo sviluppo industriale ma è molto importante vedere che una quota importante riguarda l’ambito della trasformazione dei prodotti agricoli dove si sentono gli effetti di progetti di innovazione Smart Agrigood così come è importante anche l’ambito del turismo.
Industria 4.0: gli effetti dei contratti di sviluppo
Il video della presentazione di Carlo Calenda