“C’è voluto un anno di preparazione per arrivare a mettere a punto VIC – Vodafone Industrial Connect, per arrivare a ingegnerizzare il progetto in ogni minimo dettaglio”. Così Stefano Linari, Chairman e Ceo di Alleantia racconta il percorso che ha portato una realtà relativamente piccola qual è per l’appunto Alleantia, a lavorare fianco a fianco con due “big” quali Cisco e Vodafone Business per sviluppare una soluzione pensata per aiutare e supportare la trasformazione digitale delle imprese del mondo industriale e manifatturiero secondo logiche di Industria 4.0.
“È stato un progetto di co-creazione, per il quale abbiamo messo a fattor comune le nostre competenze per dar vita a un prodotto realmente nuovo non solo per noi che lo stavamo sviluppando, ma in assoluto in termini di business model”.
Di fatto, spiega Linari, con VIC è stato ingegnerizzato in ogni singolo passaggio tutto ciò che passa dal vedere un macchinario in fabbrica, su una linea di produzione all’avere il suo Digital Twin nel cloud.
La sfida di Alleantia: unire completezza e semplicità in una sola soluzione
“La vera sfida è stato rendere questo prodotto semplice e nel contempo completo. Per una realtà come la nostra, che ha sempre fatto vanto di essere plug & play nel software, c’è stato un passaggio ulteriore per rendere plug & play non solo il software, ma anche il processo di vendita, di delivery e di post-vendita”.
Per una realtà come Alleantia, questo progetto ha rappresentato l’opportunità di entrare in una dimensione di progetti su una scala di deployment del tutto nuova.
“Oggi parliamo di deployment su scala nazionale con clienti che vanno dalla Small-Medium e Large Enterprise. Al di là della comprensibile soddisfazione, questo ci ha portato un ottimo il ritorno di competenze tecniche”.
Un progetto nel quale ciascuno dei tre partner ha portato il proprio contributo: “Lato Alleantia ci siamo occupati della parte industriale più operativa, aiutando il team a indirizzare correttamente i problemi tipici di un’azienda manifatturiera, Vodafone Business ha ideato e ingegnerizzato la soluzione, oltre a fornire il supporto pre e post-vendita grazie al suo presidio territoriale. Cisco, infine, si è concentrata sull’affidabilità della componente hardware e della cybersecurity”.
Il core del progetto era riuscire a raccogliere in modo semplice i dati e portarli a valore per l’imprenditore e in questo Alleantia ha giocato un po’ il ruolo dell’orchestratore.
“Conoscevamo meglio i bisogni del nostro cliente tipo: per questo abbiamo creato la customer persona e abbiamo guidato lo sviluppo del journey per arrivare a un prodotto semplice da vendere e da usare”.
Superare il Gap di competenze delle PMI
L’obiettivo era chiaro: aiutare le piccole-medie imprese ad affrontare un percorso che fino ad ora non era praticabile. “Nelle imprese di queste dimensioni non ci sono le competenze, manca l’idea di quali siano gli strumenti disponibili, dei costi di implementazione, men che meno la percezione di quale potrebbe essere il ritorno che questi strumenti porteranno”.
Se questa è la premessa, non è difficile comprendere perché queste progettualità sembravano solo alla portata delle grandi aziende, che dispongono di queste competenze per affrontarle, avendo ben chiari obiettivi e risultati attesi.
“Non è un problema di costi, perché oggi la tecnologia costa poco, ma rendere disponibile una soluzione off the shelf. La seconda sfida è spiegare all’imprenditore che questa cosa è alla sua portata in termini di complessità e costa poco. Per scardinare vecchie modalità operative, poco propense all’innovazione server una soluzione molto semplice, con uno use case molto chiaro”.
Una soluzione aperta e scalabile
Ad esempio, poter risolvere il classico problema della macchina che richiede continui interventi di manutenzione: in questo caso, a fronte del pagamento di un canone mensile, la piattaforma aiuta a ridurre i fermi, pianificando magari un intervento di manutenzione prima che il guasto si verifichi.
“Noi forniamo uno strumento semplice per parlare con i macchinari, cosa che l’imprenditore in media non ha né tempo né modo di fare. Ma questo use case elementare non si esaurisce qui. Perché quello che viene portato a casa dell’imprenditore è qualcosa di semplice. Ma da quel momento si aprono altre possibilità. Perché la soluzione è aperta e scalabile. Con il crescere della consapevolezza rispetto ai benefici che questa soluzione porta con sé, diventa naturale pensare di collegare i macchinari al gestionale, all’ERP; al MES, al software per la gestione dei ticket di manutenzione, a quello per le reperibilità… In questo caso, grazie all’expertise che Alleantia ha in casa, grazie a tutte le integrazioni già fatte, si amplia la portata del progetto, mantenendo sempre lo stesso investimento”.
Un plug and play che apre molte opportunità
Per meglio definire questo concetto, Stefano Linari fa una analogia chiarificatrice: “È come se si fosse dotato il macchinario industriale di un cellulare, facendogli poi comporre i numeri delle applicazioni a cui si deve collegare. È un sistema aperto, che non obbliga ad alcun lockin con i vendor. Alla fine, è davvero come telefono, dal quale la tua macchina di default chiama la piattaforma Vodafone Business per le attività di monitoraggio e notifiche, ma che può avere in rubrica anche altri numeri. VIC potrebbe ad esempio collegarsi all’applicazione della società che ha venduto il macchinario, perché si faccia carico dell’intervento di manutenzione…”.
VIC, ricordiamo, viene venduto da Vodafone Business come servizio a canone. Ma Alleantia, è importante ricordarlo, supporta anche il cliente finale su eventuali problemi di interconnessione.
“Il cliente non viene mai lasciato solo. Il cliente non compra uno scatolotto a rate. Il cliente acquista un Digital Twin as a Service”.
Perché in realtà, ciò che poi accade è che l’imprenditore scopra di avere dati e di averne tanti e voglia cominciare a smistarli verso altre applicazioni.
“Qui noi entriamo in gioco a supporto per aiutarli a sfruttare questi dati, inserendo, per restare nella metafora precedente, un altro numero in rubrica”.