In occasione della presentazione dei risultati della ricerca dell’Osservatorio Transizione 4.0 del Politecnico di Milano, Marco Stangalino, IoT Sales Specialist di Cisco, è intervenuto portando il contributo della società su un tema di grande interesse per le imprese che operano nel mondo del manifatturiero: la servitizzazione.
“Si tratta di un tema importante – ha sottolineato – che, come Cisco, stiamo affrontando con molta attenzione, perché richiede, anche da parte nostra, un cambiamento nella gestione del business con i nostri clienti. È senza dubbio un fenomeno tendenziale che non può essere ignorato e va affrontato con gli strumenti giusti e la giusta metodologia”.
Interlocutori di riferimento in questo percorso sono i machine builder, probabilmente le realtà più pronte ad abbracciare nuovi modelli di business. In questo caso, il ruolo di Cisco è quello dell’abilitatore: “Noi forniamo loro la tecnologia necessaria a supporto nella transizione che porta alla servitizzazione – spiega ancora Stangalino -. L’importante è avere ben chiari gli obiettivi cui tendere”.
L’importanza di lavorare in ecosistema
Non si tratta semplicemente di connettere le macchine, ma di creare un ambiente tecnologico in grado di gestire tutti gli aspetti.
“In questo caso, ci muoviamo in una logica di ecosistema. Noi mettiamo le nostre competenze e le nostre soluzioni specifiche, tenendo conto che qualunque progetto e qualunque processo, per essere realizzati hanno bisogno di comunicazione e di reti, ma poi apriamo collaborazioni con soggetti diversi, i service provider in primis, per abilitare la creazione di servizi nuovi”.
È in questa visione che si inserisce il recente annuncio di VIC, Vodafone Industrial Connect, sviluppato in collaborazione con Vodafone e Alleantia.
Della soluzione nello specifico abbiamo parlato in questo articolo, ma con Marco Stangalino cerchiamo di delineare qual è il presupposto sul quale si è sviluppato il progetto.
“La nostra idea di partenza era quella di trovare un modo per ridurre le complessità, per rendere i progetti di connettività industriali, dai quali possono poi nascere servizi nuovi e addirittura può prendere il via l’adozione di un modello di servitizzazione, molto semplici e accessibili”.
Ci sono una maturità tecnologica e una maturità di sistema che supportano la possibilità di sviluppare soluzioni pacchettizzate, consentendo di abbattere tempi e costi.
La standardizzazione che aiuta le PMI
“Rispetto a progettazioni ad hoc, che richiedono investimenti specifici, abbiamo scelto la standardizzazione, creando di fatto noi stessi un servizio che include tutte le necessarie componenti di sviluppo e integrazione”.
Questo, nella visione di Stangalino, risponde per altro anche a un bisogno strutturale del nostro mercato.
“Il mercato italiano è costituito da una pletora di piccole e medie imprese, per le quali l’investimento per lo sviluppo di una soluzione custom, disegnata su misura per loro non è sostenibile. In questo caso abbiamo trasformato la soluzione in un servizio, dando a loro la possibilità di abbracciare nuovi modelli operativi e aprendoci a un settore importante del mercato”.
L’Industria 4.0 diventa as a Service
L’attenzione alle piccole e medie imprese nasce dalla consapevolezza che anche queste realtà hanno oggi più che mai bisogno di gestire al meglio il patrimonio di dati e informazioni di cui dispongono. Il lavoro sul dato è fondamentale per la loro crescita.
“Tuttavia, questa esigenza espressa dalle piccole e medie imprese troppo spesso si scontra con la loro carenza di professionalità e risorse. Per questo il nostro lavoro si è concentrato proprio sulla capacità di pacchettizzare soluzioni che potremmo definire di Industria 4.0 as a Service, nelle quali è presente a buon titolo una forte componente tecnologica sia nostra, sia delle aziende con le quali collaboriamo. Nel caso del Vodafone Industrial Connect, parliamo dunque di un servizio di Industria 4.0 nel quale la tecnologica di Cisco è rappresentata dalle tecnologie di security e gateway e si complementa con la soluzione Made In Italy di Alleantia, il cui compito è interrogare le macchine, e si completa con la soluzione in cloud fornita dal Service Provider, nella fattispecie Vodafone”.
In questo modo viene erogato un servizio pronto per essere utilizzato con un costo di sottoscrizione che i partner definiscono molto basso, dal momento che tutta la parte di system integration e sviluppo è stata di fatto distribuita su tutte le unità.